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Fujifilm X100V - Street Photography B&W

Aggiornamento: 18 giu


foto di FujiFilm X100V

Un pomeriggio a spasso per Padova con la mia Fuji

Ragazzi, c'è poco da fare: se amate la street photography e, soprattutto, il bianco e nero, c'è un'unica, vera e grande storia d'amore che dovreste vivere: quella con la vostra macchina fotografica con lente fissa a spasso per una città o di un centro storico.

Torre medievale in mattoni in bianco e nero, con una lanterna in primo piano e una strada acciottolata che si estende in lontananza a Padova.

La Fuji X100V: piccola ma dannatamente efficace

Ho deciso di dedicare qualche ora a Padova, con la mia FujiFilm X100V un po' per metterla alla prova, o meglio, per lasciarmi guidare dalla sua natura discreta. La X100V è quel gioiellino che ti porti dietro senza dare nell'occhio. Non fa rumore, è compatta, e con quel suo look un po' retrò sembra quasi un accessorio vintage, invece di una macchina da guerra della street. Il suo obiettivo fisso, quel 35mm equivalente, è perfetto: ti costringe a muoverti, a "sentire" la scena, a non essere pigro con lo zoom. E credetemi, per la street photography, è un vero toccasana.


Quando il colore non serve: l'anima di Padova in Street Photography B&W

Vagavo per le vie di Padova, e il pensiero era solo uno: bianco e nero. È incredibile come togliere il colore ti faccia vedere le cose in un modo completamente nuovo. Le texture dei muri antichi, i chiaroscuri sotto i portici, il disegno dei ciottoli delle strade... tutto salta fuori con una forza inaspettata. Ho passato un bel po' di tempo a camminare e perdermi tra le vie, dove ogni angolo sembrava nascondere una storia, un dettaglio da catturare.

Mi sono ritrovato davanti a quella scritta "FREE PALESTINE" su un muro: il bianco e nero ha reso la scena ancora più potente, più cruda, facendoti concentrare sul messaggio e sulla forza del segno. E poi, le geometrie degli edifici, come quella inquadratura attraverso un arco che ti proietta verso un palazzo più lontano – la Fuji X100V sembra nata per esaltare queste linee, questi contrasti.



Storie di strada: da torri antiche a sguardi rubati

Ho gironzolato verso la Torre dell'Orologio (quella che vedete in una delle foto qui sotto, maestosa al centro della piazza), cercando angolazioni particolari, magari basse, che esaltassero la sua imponenza. Poi mi sono addentrato nei vicoli, quelli che ti portano verso la Torre della Faccia, dove il fascino del passato si respira ad ogni passo. Lì, tra i ciottoli e i muri antichi, ho cercato di cogliere i volti, le espressioni, i gesti involontari delle persone che passavano. Non è facile, ma la discrezione della X100V aiuta tantissimo a non spaventare i "soggetti".

A volte, ti basta un dettaglio: un piccione solitario che cammina sui ciottoli di una via deserta (vedi la foto in copertina), o un riflesso, un gioco di luci e ombre che trasforma una scena ordinaria in qualcosa di speciale. Il bello del bianco e nero è proprio questo: ti spinge a vedere la composizione, la luce, il momento, al di là delle distrazioni cromatiche.



Un pomeriggio così è stato un vero e proprio laboratorio a cielo aperto. Padova, con il suo mix di storia e vita quotidiana, si presta magnificamente a raccontarsi in bianco e nero.

E la X100V, beh, è semplicemente lo strumento ideale per farlo. Non è solo una macchina, è un'ispirazione.

Provateci, e non ve ne pentirete!

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